Cani: dove sono ammessi e dove no?

Amici a quattro zampe, dove possono seguire il loro padrone?

Per chi ancora non lo sapesse, l’ingresso degli amici pelosetti nei locali pubblici è regolato da un’apposita disposizione della Polizia Veterinaria. Secondo questo regolamento, i cani possono essere portati a passeggio nelle vie e nei luoghi aperti al pubblico a patto che abbiano il guinzaglio e, in caso di cani di grossa taglia, anche la museruola.

Per chi ha un cane da poco o per chi desidera cambiare il collare del proprio cane (o anche solo essere certo di utilizzare il migliore per la tipologia di cane), sul portale Collare per Cani è possibile reperire tutte le informazioni del caso ed eventualmente procedere con l’acquisto del collare più indicato (o più bello) per il proprio amico peloso.

Il collare è infatti un accessorio indispensabile dove dovrai andare ad attaccare il guinzaglio ed è sempre bene ricordare che, nel caso di transito su mezzi di trasporto pubblici, anche la museruola si rende obbligatoria per i cani di taglia media e grande mentre i cani di piccola taglia dovranno essere tenuti in braccio.

Pubblico e privato

Entrando nello specifico, si definisce pubblico, quel luogo di proprietà del demanio dello Stato; si prendano come esempio: uffici pubblici, ville comunali, parchi, giardini, ecc.
Sono invece aperti al pubblico, quei luoghi appartenenti a privati che, con regole specifiche vengono resi fruibili a tutti.

In questi casi specifici ci si potrà quindi trovare di fronte a divieti di accesso per animali domestici stabiliti da enti pubblici o da cittadini privati.

In entrambe i casi, i divieti dovranno essere apposti in maniera ben visibile sugli ingressi; di contro potrebbero essere consentiti gli ingressi agli animali in locali sia pubblici che privati, con restrizioni quali museruole e/o guinzagli.

Dove non si può negare l’ingresso ai cani

Ci sono ovviamente dei luoghi dove risulterà illegittimo non permettere l’ingresso ai cani accompagnati dai loro padroni. Si tratti di parchi, giardini e ville comunali.
La giurisprudenza infatti, racconta di sentenze che si sono espresse contro le ordinanze comunali che hanno, in alcuni casi, vietato l’ingresso dei cani in parchi e ville pubbliche.
Ovviamente resta demandato al buon senso civico dei proprietari dei cani, mantenere un giusto decoro del luogo e soprattutto, assicurarsi che il cane non possa provocare danni a persone o cose.

Diatriba irrisolta invece quella legata all’ingresso dei cani in spiaggia, tanto che molti gestori di stabilimenti balneari, hanno deciso di convertire le loro aree demaniali in luoghi dedicati a vacanze per cani accompagnati.

In molti lidi infatti l’accesso in spiaggia degli amici a quattro zampe è totalmente proibito, in altri è mal sopportato, in altri ancora sono state create delle aree piuttosto ghettizzate, insomma davvero un gran caos, che peggiora enormemente nelle spiagge ad accesso libero dove in mancanza di segnaletica apposita spesso si creano situazioni piuttosto imbarazzanti.
Eventuali divieti sono ovviamente nulli se si tratta di cani guida.

Ristoranti e bar

Fermo restando il concetto che non è assolutamente ammesso l’ingresso agli animali nei locali dove si preparano i cibi o meglio, dove insiste la manipolazione degli alimenti, (Regolamento n. 852/2004/CE), per quanto riguarda bar, ristoranti, pub o qualsiasi altro locale dove viene servito cibo a clienti in posti a sedere o in piedi, il diritto decisionale di ammettere i cani è demandato esclusivamente al gestore.

Costui infatti potrà decidere se ammettere gli animali in sala, ovviamente al guinzaglio e con, o senza, museruola. Sarà buona norma, informare la clientela che nel locale sono ammessi gli animali.

Valido anche il contrario, nel caso il gestore di un locale pubblico con somministrazione di alimenti e bevande decida di non ammettere animali, anche in questo caso sarà necessario esporre un avviso per informare i clienti che nel locale non sono ammessi gli amici a quattro zampe.