La Piazzetta: il vero simbolo della Capri mondana
Capri è certamente da considerarsi una delle più belle isole d’Italia e del mondo: dopo averla raggiunta in traghetto consultando le tratte e gli orari disponibili sul sito web Capri Traghetti ci si potrà subito rendere conto del suo splendore. Basta ammirare i Faraglioni dal Monte Solaro o da villa San Michele di Anacapri per rendersi conto di quanta bellezza sia custodita in questa perla del Golfo di Napoli.
La Grotta Azzurra, l’Eremo di Santa Maria a Cetrella e i Giardini di Augusto sono le altre attrazioni di un’isola tutta da scoprire e da vivere, senza dimenticare il simbolo della Capri più mondana, ovvero la Piazzetta.
La Piazzetta ieri e oggi
La Piazzetta, ovvero Piazza Umberto I, è oggi il luogo più alla moda di Capri, con i tavolini dei bar dove tutti sostano non tanto per riposare ma soprattutto per farsi guardare. Proprio come avveniva in passato, quando la Piazzetta accoglieva attori di Hollywood, celebrità e re: come non ricordare Maria Callas e Aristotele Onassis, il principe Alessandro Rispoli, abituato a presentarsi con tanto di pappagallino sulla spalla e persino il poco raccomandabile gangster Lucky Luciano.
La Piazzetta è certamente piccola, con la sua edicola, il settecentesco Municipio e la Torre dell’Orologio, con l’elegante quadrante decorato in maioliche e con le campane che ogni quarto d’ora risuonano per tutta Capri. Si pensi che il pavimento all’interno della torre è stato realizzato con materiali provenienti direttamente dalla Villa Jovis, dalla quale l’imperatore Tiberio governava Roma.
Molti hanno paragonato la Piazzetta addirittura a luoghi ben più estesi quali il Rossio di Lisbona o addirittura alla veneziana Piazza San Marco. Si tratta infatti di un luogo assai affascinante, raggiungibile da Marina Piccola e Anacapri in autobus, mentre da Marina Grande in funicolare: quest’ultima arriva proprio nei pressi di una terrazza decorata con un colonnato bianco, dalla quale la vista sul Golfo di Napoli è a dir poco spettacolare.
Cosa vedere
La piccola scalinata della Piazzetta porta alla bianca Cattedrale di Santo Stefano risalente al XVII secolo: sorge sulle vestigia di un cinquecentesco convento benedettino di cui resta il campanile, stranamente staccato, che domina la Piazzetta. A due passi dalla chiesa si trova il trecentesco Palazzo Arcucci, sede del Centro Caprense Ignazio Cerio, all’interno del quale sono custoditi reperti legati alla storia dell’isola.
Dalla Piazzetta partono una serie di strade quali Via Le botteghe, tra i vicoli più stretti di Capri, circondata da caratteristiche botteghe artigianali, e Via Caramelle, quella più ricca di boutique alla moda raggiungibile da Corso Vittorio Emanuele. Percorrendo Via Caramelle si raggiunge il bellissimo Belvedere Tragara dal quale i Faraglioni di Capri sembrano così vicini che sembra quasi di poterli toccare. Appena più in basso si può scorgere Villa Malaparte, una casupola rossa sita all’estremità di Punta Masullo e luogo dove Curzio Malaparte pare abbia scritto gran parte del suo Kaputt.
Davanti a tanta bellezza, è difficile pensare alla Piazzetta come luogo dove si svolgeva in passato un chiassoso mercato di pesce e verdura: è stata l’iniziativa del garzone Raffaele Vuotto nel 1936 a dare un nuovo volto alla piazza, sistemando tavolini nella chiazz, come la chiamano i locali.