Storia della Sicilia islamica
In virtù della sua posizione strategica al centro del Mediterraneo, la Sicilia nel corso dei secoli è stata oggetto di numerosi tentativi di conquista. Uno di questi è sicuramente quello avvenuto ad opera delle popolazioni islamiche, nello specifico di quella araba, che ha inizio a partire dall’anno 827.
In realtà, diversi tentativi di conquista dell’isola ci furono già a partire da circa 200 anni prima ma senza risultati di rilievo. Nell’827, invece, le truppe islamiche guidate da Asad ibn al-Furàt, dopo una sosta breve presso l’isola dei Conigli a Lampedusa, sbarcarono il 17 giugno a Capo Granitola nei pressi di Mazara del Vallo. Non bisogna pensare che la conquista della Sicilia fu facile in quanto, molto spesso, e città sicule diedero vita ad una tenace resistenza che si tramutò in diversi anni di assedio: basti pensare che Palermo fu conquistato nell’831, Messina 2 anni dopo, Siracusa nell’878 e Catania addirittura nel 900.
Uno dei punti più importanti della Sicilia islamica è dato indubbiamente dal comportamento dei conquistatori. Gli arabi, infatti, non diedero vita a situazioni di schiavitù ma ebbero nei confronti delle popolazioni una sorta di tolleranza, a condizione però che venisse pagato loro un tributo. L’esempio classico di questa situazione è dato dalla cosiddetta “gezia“, una tassa che veniva corrisposta in cambio della libertà di culto. I cristiani quindi non vennero perseguitati ma continuarono a professare la loro religione. Inoltre, l’isola fu divisa in tre grandi settori amministrativi: la Val di Mazara, nella parte nord-occidentale, la Val Demone nella zona nord-orientale e la Val di Noto, corrispondente alla parte meridionale della Sicilia. Allo stesso modo, era presente una classificazione della popolazione in:
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- indipendente, che poteva seguire i vecchi ordinamenti
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- tributaria, soggetta al pagamento del tributo
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- vassalla, che era assoggettata
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- servi della gleba, in condizioni di schiavitù
Durante i due secoli di dominazione islamica, la Sicilia conobbe una notevole prosperità dal punto di vista economico e non. Introdussero infatti nuove coltivazioni, come quelle dei cereali e degli agrumi e dei gelsi, con queste ultime piantagioni che permisero anche l’avvio della manifattura della seta; inoltre eseguirono diverse opere di canalizzazione che permisero di ottimizzare l’uso delle scarse risorse idriche. Contemporaneamente diedero un notevole slancio alla cultura, introducendo la poesia e le arti orientali, mentre dal punto di vista architettonico realizzarono diversi monumenti e opere che abbellirono le principali città della Sicilia. La città di Palermo, ad esempio, divenne una vera e propria capitale economica e culturale del Mediterraneo, conoscendo un notevole incremento della popolazione e di tipo economico e arricchendosi di circa 300 moschee. Oggi la maggior parte di esse sono state convertite in chiese cattoliche ma una forte impronta della dominazione islamica è ancora rinvenibile in diverse espressioni gergali che si sono tramandate nel corso degli anni. Non rimane che prenotare il proprio biglietto per il traghetto direttamente sul sito https://traghettisiciliaonline.it/ e recarsi a visitare di persona questi splendidi luoghi.