La Corsica: un’isola divenuta francese nel 1768 che ha mantenuto l’eredità culturale italiana

La Corsica è un’isola che affonda le sue tradizioni in quelle culturali italiane. L’isola è famosa per aver dato i natali a Napoleone Bonaparte e si presenta come una terra ricca di montagne e foreste in mezzo al Mediterraneo, separata dalla Sardegna dal piccolo tratto di mare delle Bocche di Bonifacio e raggiungibile anche in traghetto prenotando comodamente online sul sito web Traghetti Corsica il vostro biglietto.

Diventata francese perché ceduta al re di Francia Luigi XV a seguito di un debito da parte della Repubblica di Genova, conserva tutt’ora parte dell’influenza italiana che è possibile ancora ritrovare.

I luoghi da non perdere

Sicuramente interessante dal punto di vista storico la città di Bastia che trova le sue origini nel 1830, su un promontorio di roccia dal quale è possibile vedere fino al porto. Gli edifici originali, datati 1768, furono abbandonati, ma divennero accasermamento per l’esercito circa venti anni dopo, per l’esattezza nel 1794. E’ sicuramente interessante poterlo visitare pensando alla vita che vi è scorsa in quel periodo della storia in cui tutta l’Europa stava cambiando.

Per ciò che riguarda i luoghi di culto è da vedere la cattedrale di Ajaccio che vide il battesimo di Napoleone il 21 luglio del 1771. La sua famiglia ha mantenuto all’interno anche una cappella funeraria con una lastra di marmo rosso che riporta le parole di Napoleone negli ultimi istanti di vita.

La chiesa è stata fatta in un periodo sicuramente anteriore il possesso francese, infatti fu compiuta nel 1593 e dedicata all’Assunzione della Madonna. Oltre alla navata principale, seppure l’intera costruzione non sia enorme, si contano sette cappelle laterali e non può sfuggire la facciata barocca dal colore ocra.

Se invece si vuole andare molto indietro nel tempo, addirittura alla preistoria, c’è un sito molto suggestivo e interessante risalente addirittura a 7000 a. C. Alcuni studi archeologici hanno evidenziato il fatto che lo stesso sia stato abitato fino al Medioevo di cui rimangono tracce di occupazione. Il Castellu di Cucuruzzu, così si chiama il sito, è una vera e propria testimonianza del periodo dell’età del bronzo, ovvero del secolo II a.C.

La fortezza somiglia a una prua formata da differenti blocchi di pietra che pesano circa una tonnellata ciascuno. Si può visitare questo sito camminando lungo il sentiero tra le pareti enormi della pietra e seguendo un camminamento si possono raggiungere anche le rovine medievali di Cappula, che si trovano a breve distanza.

Per visualizzare a confronto l’età antica e quella moderna, si può visitare il Museo della Corsica che è stato posto all’interno della cittadella di Corte edificata tra il XV e XVIII secolo. Qui è possibile vedere l’evoluzione della Corsia nel tempo, da un punto di vista antropologico.

Esistono due collezioni permanenti che mostrano la vita tradizionale dei pastori e degli allevatori con la relativa evoluzione dei costumi e l’aspetto moderno dell’isola nella volontà di realizzare una economia più industrializzata e volta al futuro.

Un aspetto molto italiano si può ritrovare all’interno del Museo Fesch di Ajaccio che, sebbene fondato successivamente alla predita della Repubblica di Genova, ovvero tra il 1827 e il 1868, contiene al suo interno una discreta mole di dipinti italiani.

Il museo, oltre a essere il più importante di Francia dopo quelli parigini, ha al suo interno una collezione di oltre 17.000 oggetti tra sculture, quadri, oggetti di oreficeria e mobili, nonché stoffe pregiate e paramenti liturgici. Al suo interno potrete trovare pezzi d’autore di importanti pittori tra i quali, Botticelli, Tiziano e il Veronese, solo per citare i più conosciuti.