La dieta consigliata per l’anemia mediterranea

L’anemia mediterranea è una malattia ereditaria che comporta un basso livello di emoglobina all’interno del sangue. Questa mancanza comporta un minor afflusso di ossigeno alle cellule del corpo. Per questo motivo molto spesso i soggetti affetti dalla malattia sviluppano sintomi come l’affaticamento e la mancanza di fiato. Ovviamente è necessario seguire una specifica dieta per poter controllare l’anemia mediterranea e gestire la propria vita nella maniera più sana possibile.

I soggetti che non necessitano di trasfusioni di sangue, quindi, devono cercare di mantenere un livello di ferro di sangue abbastanza controllato. Questi sono quei soggetti che non hanno un livello di generazione della malattia così grave da richiedere dei trattamenti più importanti. Ovviamente, però, è sempre necessario comunque non sottovalutare i potenziali rischi ed avere uno stile di vita sano non può fare altro che migliorare la propria condizione clinica. Per questo motivo la scelta migliore, in un’ottica di gestione della dieta, sarebbe quella di insegnare al bambino già da piccolo a mantenere alcune buone abitudini alimentare.

Dato che l’anemia mediterranea si mostra con i suoi primi sintomi già nei primi due anni di vita, infatti, si ha la possibilità di abituare il soggetto a comportarsi in un determinato modo nei confronti del cibo. Questo gli permetterà, una volta adulto, di non fare troppa fatica nel gestire una dieta adeguata alla sua condizione sanitaria. Infatti imparare a mangiare ad un’età più elevata, sebbene possa sembrare una cosa banale, risulta essere molto più difficile in base gli studi effettuati. Ovviamente la prima cosa da insegnare al bambino è quella di essere moderato nell’assunzione di caramelle e dolciumi vari. Certamente un bambino non potrà essere allontanato completamente da questi piccoli peccati di gola ma è essenziale fargli capire fin da subito che non può assolutamente abusarne ed anzi dovrebbe drasticamente controllarne le quantità mangiate. Secondariamente è bene capire che esistono alcuni alimenti che facilitano l’assunzione del ferro presente nei cibi, come ad esempio la vitamina c.

Altri, al contrario, ne limitano l’assunzione da parte dell’organismo, come ad esempio il te od il caffè. Ovviamente non si può far bere del caffè ad un bambino troppo piccolo ma per esempio si potrebbe fargli bere del te qualora abbia sete, in sostituzione di spremute comprate nei supermercati e troppo ricche di vitamine. Quando si cucina, poi, è bene fare attenzione anche agli strumenti utilizzati. Infatti ci sono alcune padelle in ghisa, per esempio, che non sono particolarmente indicate se si soffre di anemia mediterranea. Infatti alcuni utensili di ferro possono anche lasciare parte di questo metallo all’interno dei cibi che verranno poi mangiati.